Divorzio con figli

Divorzio con figli

Una situazione di divorzio con figli è un momento difficile da affrontare, soprattutto perché spesso non si riceve adeguato sostegno.

CI SI UNISCE ACCOMPAGNATI, CI SI SEPARA SOLI

La coppia che, attraverso il fidanzamento e il percorso matrimoniale, viene accompagnata nella formazione della famiglia, è spesso lasciata tragicamente sola nel momento in cui entra in crisi.

La solitudine in un momento così difficile non può far altro che peggiorare la situazione e aumentare il dolore; dolore che spesso viene sfogato tramite una conflittualità esasperata.

A fare le spese di questa distruttività sono tutti i membri della famiglia: la coppia, i figli, le famiglie di origine e, col trascinarsi delle separazioni giudiziali per anni, vengono trascinati nel vortice anche gli eventuali nuovi compagni e figli.

LA MEDIAZIONE FAMILIARE

È importante ricordare che nella separazione e nel divorzio purtroppo capita che i figli siano strumentalizzati per ottenere ciò che si vuole o per fare del male all’altro. Rivolgersi ad un consulente, nello specifico ad un mediatore familiare aiuta invece a cercare di cancellare questi comportamenti e a far capire alla coppia che anche se ci si separa come persone non si ci può separare dal ruolo di genitori, perché i figli hanno bisogno di entrambi i genitori e “dai figli non si divorzia” (cit.).

Così i ragazzi che subiscono il “lutto” per la perdita della famiglia, tramite la mediazione non devono anche subire il lutto della perdita di uno dei genitori.

C’è anche un altro aspetto da sottolineare: spesso i figli subiscono le decisioni degli adulti, dovendo magari cambiare casa, scuola, frequentazioni.

La mediazione invece porta i genitori a cercare di riconoscere i bisogni dei figli e ad esaudirli.

Questo è possibile perché alla fine del percorso di mediazione, al contrario di quanto accade nei divorzi non mediati, non c’è un vincitore e un vinto.

La non competitività è fondamentale, per essere ragionevoli ed aprirsi all’ascolto e alla soddisfazione dei bisogni altrui.

MA I MINORI PARTECIPANO ATTIVAMENTE ALLA MEDIAZIONE?

Esistono a tal proposito due scuole di pensiero.

No

Da un lato c’è ci dice che i bambini vanno lasciati al di fuori del percorso di mediazione e che sono i genitori a doversi accollare l’onere e la responsabilità delle decisioni riguardo i figli.

Dall’altro di afferma che è giusto coinvolgere i figli visto che anche loro vivranno in prima persona tutte le decisioni che saranno prese riguardo la separazione.

Forse…

Da parte mia mi pongo in una corrente di pensiero che “media” tra le due posizioni principali. Credo che si debba valutare caso per caso se far partecipare e in che modo i figli.

Strumenti per ascoltare i minori

Se ci fosse bisogno bambini molto piccoli potrebbero essere “ascoltati” attraverso alcuni strumenti espressivi come il “disegno della famiglia”, il “disegno congiunto” o “La favola congiunta”. Ragazzi più grandi potranno partecipare in prima persona, parlare col mediatore da soli o con i genitori presenti. Potranno esporre i loro bisogni, le loro preoccupazioni e chiedere chiarimenti. È davvero importante dar loro parola, e dedicargli uno spazio di ascolto.

SMETTERE DI ESSERE COPPIA MA CONTINUARE A ESSERE GENITORI

C’è chi si preoccupa che questa partecipazione possa turbare i figli. Sposo, però, la tesi che avere la sensazione di contare qualcosa nel processo di separazione invece che subirlo e basta possa rendere più sicuri i ragazzi. Offre la certezza che i loro bisogni saranno il più possibile ascoltati, che non sono così in balia degli eventi, ma persone prese in considerazione.

Inoltre, la partecipazione seppure periferica dei figli al processo di mediazione ricorda costantemente alla coppia che il tutto deve ruotare intorno alla tutela della “genitorialità”. Si può diventare ex moglie ed ex marito ma non si diventerà mai ex genitori.

Per approfondire cosa sia la MEDIAZIONE FAMILIARE,  puoi trovare alcune info in più nel pdf di approfondimento

Se hai perso lo scorso post che descrive le fasi del ciclo vitale familiare, leggilo. Potrebbe aiutarti a capire meglio quali elementi possono generare crisi in uno specifico momento di vita della famiglia.

Ti lascio anche il link al mio libro “Come dire ai bambini che i genitori si separano e divorziano”

Se senti il bisogno di una consulenza di sostegno che ti accompagni nel periodo della separazione: scrivimi@tizianacapocaccia.it



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