Una fiaba per parlare della rabbia
Oggi ti propongo una fiaba per parlare della rabbia con i bambini.
Qualche tempo fa mi ha scritto una mamma per domandarmi consiglio su fiabe per affrontare il tema della rabbia col proprio bambino.
Cos’è la rabbia
La rabbia è un’emozione tanto diretta e basilare quanto complessa.
Tutti la conosciamo. Ci siamo arrabbiati. Sappiamo quando monti dentro velocemente e sappiamo riconoscere quel calore che sale veloce e ci fa, spesso, perdere la ragione.
Si tratta di una delle emozioni di base. Fa parte di noi sin dalla nascita, o magari chissà anche da prima.
È quel che proviamo quando qualcuno o qualcosa ci impediscono di fare qualcosa, di realizzare un proposito, di comunicare come vorremmo, di essere come vogliamo essere. Quando ci mancano di rispetto, quando ci mettono i bastoni tra le ruote, la rabbia arriva come una sana energia per far sì che possiamo eliminare gli ostacoli e andare avanti.
La rabbia è quindi l’emozione primaria che ci fa andare avanti, oltre gli ostacoli che la vita ci pone. La rabbia è una grande energia.
Tuttavia non è semplice gestirla.
La gestione della rabbia
La gestione dell’emozione della rabbia può non essere semplice. Si tratta di un’energia propulsiva che può portarci a scagliarci contro qualcosa o purtroppo anche contro qualcuno in malo modo se non riusciamo a canalizzarla in maniera appropriata.
Sicuramente il primo momento in cui sale la rabbia ha bisogno di essere espressa in modo immediato, così come immediata è l’emozione stessa della rabbia. Le “voci” della rabbia sono le urla e il movimento. Ci basta guardare un bambino piccolo che si dimena, batte i piedi e grida quando è arrabbiato. Sta esprimendo la rabbia in maniera sana, il suo fegato gliene può essere grato.
Ora, la società ci impone molte regole le sociale e ci obbliga a costruire numerose sovrastrutture, talvolta scollegandoci dal nostro sentire e da un sano modo per esprimerci.
Tuttavia, se sbatto un pugno sul tavolo, o sbatto una porta, o rompo una matita e strillo un “Porca miseria!” nessuno si farà male, nessuno si potrà offendere, soprattutto se dopo gli atti di sfogo preciserò quanto sia importante esprimere la propria rabbia.
L’espressione rapida e appropriata della rabbia aiuterà me a stare meglio e a riconoscerla e saperla esprimere sempre in modo più adeguato.
Quell’energia ci resterà dentro magari anche per un bel po’ se non si tratta di qualcosa di poco conto. Arriva qui il secondo momento della gestione della rabbia, il saper sentire e riconoscere quell’energia per utilizzarla in modo costruttivo.
Storie per bambini che parlano della rabbia
Una fiaba per parlare della rabbia
Clicca sull’immagine per scaricarla