Talvolta utilizziamo delle espressioni che incidono negativamente sull’ autostima dei bambini, invece ecco un modo di comunicare che favorisce l’autostima:
Mettere in discussione il messaggio o il comportamento non il suo autore
Questa modalità di approccio comunicativo è molto importante. Capita spesso di mettere in discussione la persona anziché quello che ha detto o fatto. È molto diverso per chi riceve una critica, che sia un suo singolo comportamento o affermazione ad essere disapprovato, anziché la sua persona.
Quando si dice a un bambino che è stato cattivo, maleducato, o qualunque altra etichetta negativa, stiamo criticando la sua persona.
Come potrebbe replicare o ragionare se non sentendosi, giustamente, frustrato e arrabbiato?
Diverso è circoscrivere la critica al comportamento inadeguato avuto: “Quando fai/dici questa cosa non va bene perché…”
Questa modalità critica il comportamento e non la persona. Si fornisce una spiegazione e un bambino può restare in relazione e riflettere.
Sottolineare i pregi piuttosto che i difetti
Quello che viene portato sotto i riflettori, ossia all’attenzione, ha più probabilità di essere considerato, memorizzato e reiterato. È importante porre l’attenzione sui comportamenti positivi. Al contrario non fornire, quanto più possibile, nessuna attenzione a quelli inappropriati, intervenendo semmai con spiegazioni e introduzione al comportamento appropriato.
Come dire cosa non va
Questo riguarda l’introdurre al comportamento adeguato. Anziché inveire sul comportamento inadeguato, comunicare in maniera chiara il modo adeguato di potersi comportare. Dire ai bambini “questo non si fa” li lascia in un vuoto educativo che spesso non sanno colmare se non con ulteriori comportamenti che non vanno bene. Per questo bisogna sempre sottolineare come poter fare bene invece di dire ti stai comportando male.
Un esempio attinente gli adulti credo possa chiarire l’impatto emotivo di questa modalità educativa. È molto diverso se dico a una persona che mi telefona troppo spesso: “La smetti di chiamarmi a tutte le ore?!” rispetto ha “per impegni di lavoro posso risponderti solo tra le 17 e le 18, puoi chiamarmi in quell’orario”. Spiegazione e suggerimento positivo.
Ho scritto un libro dove oltre ad un’introduzione sull’autostima, trovi tre fiabe e alcune attività per per parlare di autostima ai bambini e lavorarci su, eccolo:
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