Cos’è il bullismo

Cos’è il bullismo

Sapere cos’è il bullismo, comprenderne a pieno le caratteristiche per riconoscerlo e fronteggiarlo al meglio, laddove non sia stato possibile prevenirlo.

“E’ malvagio. Quando uno piange, egli ride. Provoca tutti i più deboli di lui, e quando fa a pugni, s’inferocisce e tira a far male. Non teme nulla, ride in faccia al maestro, ruba quando può, nega con una faccia invetriata, è sempre in lite con qualcheduno. Egli odia la scuola, odia i compagni, odia il maestro”.

(da il libro “Cuore” di Edmondo De Amicis)

DEFINIZIONE DEL TERMINE

Il termine ”bullismo” viene dall’inglese bullyingche significa perseguitare, tormentare, fare lo spaccone.

È utilizzato per indicare un insieme di comportamenti in cui qualcuno ripetutamente fa o dice cose per avere potere su un’altra persona o dominarla.

Una cosa importante da notare è che il termine originario “bullying” include sia i comportamenti del “persecutore” che quelli della “vittima”. Si pone al centro dell’attenzione la relazione nel suo insieme.

COSA DISTINGUE IL BULLISMO DA NORMALI CONFLITTI TRA COETANEI

Il bullismo non va confuso con i normali conflitti tra coetanei, ci sono delle differenze sostanziali che dobbiamo tenere presenti

In un normale conflitto tra pari i ragazzi:

  • non insistono oltre un certo limite per imporre la propria volontà
  • spiegano il perché sono in disaccordo, manifestando le proprie ragioni
  • si scusano o cercano soluzioni di “pareggio
  • si accordano e negoziano per soddisfare i propri bisogni
  • sono in grado di cambiare argomento e allontanarsi.

Quando ci si trova in una situazione di bullismo invece la vittima non riesce a tirarsi fuori dalla situazione e la subisce, mentre il bullo la domina senza preoccuparsi dei sentimenti dell’altro.

COS’ È DUNQUE IL BULLISMO?

Il Bullismo è dunque il desiderio deliberato di fare male, minacciare o impaurire qualcuno con parole o azioni.

Comprende: minacce, dispetti, insulti, impedire agli altri di andare dove vogliono o fare ciò che vogliono, aggressioni o botte e tutte le forme dell’abuso fisico.

Il bullismo non è un problema solo per la vittima. È un problema anche per tutte le persone che sanno che questi comportamenti avvengono nella scuola, o che vi assistono sentendosi impotenti e provando a loro volta paura di esserne vittime.

TIPOLOGIE DI BULLISMO

Essenzialmente possiamo dividere il bullismo due grandi tipologie:

DIRETTO

Riguarda gli attacchi relativamente aperti nei confronti della vittima.

Questi attacchi possono essere di natura:

 fisica: colpire con pugni o calci, sottrarre o rovinare oggetti di proprietà, ecc.

 verbale: deridere, insultare, prendere ripetutamente in giro, sottolineare difetti fisici, difficoltà scolastiche o sportive, aspetti razziali, ecc.

INDIRETTO

Consiste nell’isolare socialmente ed escludere intenzionalmente dal gruppo la vittima.

Questa modalità si realizza diffondendo pettegolezzi fastidiosi o storie offensive, escludendo dai gruppi di aggregazione, ecc.

Il cyber bullismo, ossia il bullismo perpetrato online, è oggi una forma di bullismo indiretto assai diffusa e purtroppo dalle conseguenze talvolta anche molto gravi.

Le vittime possono arrivare ad un elevato grado di sofferenza interiore, è davvero necessario un buon lavoro preventivo e di rete al riguardo. Un uso consapevole dello strumento digitale e una buona educazione emotiva sono due elementi imprescindibili.

Un atto fondamentale è la consapevolezza.

Rendere anche i bambini in prima persona consapevoli di ciò che può loro capitare, facendolo in una maniera adatta per la loro età è davvero importante.

La prossima settimana ti parlerò delle caratteristiche di personalità di “bulli” e “vittime”.

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