Ogni termine del linguaggio può essere categorizzato in base alla funzione che sta avendo nella comunicazione tra i parlanti.
Un esempio è utile a chiarire:
Funzione richiestiva
Se un bambino dice “PALLA” perché vede la palla e la vuole sta facendo una RICHIESTA.
La funzione richiestiva è un operante verbale fondamentale, il parlante esprime attraverso di essa un suo bisogno, per cui specifica il rinforzo desiderato e viene direttamente rinforzato dalla risposta alla sua richiesta.
Funzione ricettiva
La persona che rispondendo alla richiesta porge la palla al bambino agisce la funzione RICETTIVA del linguaggio, la comprensione del linguaggio udito relativo ad un oggetto visibile che si manifesta in una risposta anche non verbale, il porgere la palla al bambino nell’esempio citato.
Funzione espressiva
Se il bambino vede la palla e chiede “cos’è?” e la mamma risponde “palla”, la sta etichettando, attua cioè una funzione ESPRESSIVA.
Funzione ecoica
Quando un bambino sta imparando a parlare un passo importante è l’imitazione, detta anche comportamento ECOICO, imitare una parola detta da un’altra persona.
Funzione intraverbale
Se due persone stanno parlando di un oggetto non presente: in un gioco una persona può chiedere “dimmi l’oggetto tondo con cui giocano i bambini” e l’altra persona risponde “palla”, in questo caso la palla non è presente, si fa riferimento esclusivamente alla informazioni verbali che possiedono i parlanti, è la funzione INTRAVERBALE.
Altre funzioni verbali
Completano l’elenco la TRASCRIZIONE, il saper scrivere la parola e il COMPORTAMENTO TESTUALE, vale a dire il saper leggere.
Si conosce totalmente un termine quando ne possediamo tutte le funzioni.
Ciascun operante verbale può essere insegnato separatamente con apposite attività ai bambini con autismo e disturbi del linguaggio.
Per approfondire: