Una fiaba per parlare dell’importanza di impegnarsi per trovare il proprio posto nel mondo

Una fiaba per parlare dell’importanza di impegnarsi per trovare il proprio posto nel mondo

Oggi ti parlo di una fiaba per parlare dell’importanza di impegnarsi per trovare il proprio posto nel mondo. È una fiaba a cui tengo davvero tanto, è la prima fiaba che ho scritto, da grande, con cognizione di causa sullo scrivere.

Così coglierò anche l’occasione per raccontarti perché scrivere fiabe è davvero una bella e buona idea.

Perché scrivere una fiaba

La fiaba è una rappresentazione del sé, nella sua interezza, con tutte le sue sfaccettature.

Aiuta, grazie al poter porsi in un tempo e uno spazio lontani dal presente, e al poter usare metafore per esprimere quel che abbiamo dentro.

Nelle fiabe riusciamo a far emergere anche quello che non ci è immediatamente chiaro.

Ci aiutano a conoscerci meglio, a chiarire un qualcosa che ci turba.

Più di tutto allargano la nostra mente verso il lieto fine. Quest’ultimo è un aspetto davvero molto importante.

Come fare?

Lasciati andare. Prendi e scrivi. “C’era una volta…” senza stare troppo a pensare. Lascia fluire.

Se non ti riesce proprio ecco qua per te un piccolo esercizio per provare:

Un gioco interessante che si può fare è usare tre elementi. Il gioco consiste nel pensare a un animale preferito, un luogo che piace, un’attività che si ama, poi, con questi tre elementi, costruire una breve storia.

Naturalmente, si possono fare tutte le variazioni che si desiderano, possiamo pensare al cibo preferito, al colore che ci piace di più, ad un mestiere e via con la fantasia.

Certo, anche la tipologia di elementi che scegliamo, potrà in seguito dirci qualcosa di come eravamo, come ci sentivamo, al momento in cui ci siamo cimentati con la storia che abbiamo creato.

La mia prima fiaba

Tornando alla fiaba di cui ti parlo oggi, si tratta di una favola dove due animali, senzienti e parlanti, affrontano delle rocambolesche avventure.

Uno si chiama Valente è un piccolo serpente molto intraprendente, l’altro si chiama Marino ed è un pappagallino, più schivo e timoroso.

I due personaggi sono aspetti di me, il pappagallino è un lato di me più dolce, più insicuro, che si potrebbe arrendere di fronte alle difficoltà, per fortuna c’è anche l’aspetto del Serpente Valente, che è il lato di me che sa essere tenace e che non mi fa mollare, ma mi incita a tentare ancora magari modificando via, via i miei obiettivi in base alle esperienze fatte.

È la fiaba dell’aspirazione, della volontà alla realizzazione personale, che mi ricorda e invita a non arrendermi di fronte alle difficoltà!

Qui puoi ascoltare la fiaba

Se vuoi scaricare gratuitamente l’ebook di questa fiaba, la trovi nella mia fiaboteca.



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