Esercizio di poesiaterapia per pensieri buoni cui aggrapparsi
Oggi ti condivido una poesia bellissima di Chandra Livia Candiani, dal libro “La domanda della sete” edito da Einaudi, nel 2020:
Credo nel profumo del gelsomino
che sale al primo piano
e mi ricorda.
Credo nelle foglie della sòfora
che stanno per raggiungere
la mia mano alla finestra
e di notte lo so
mi fanno la guardia.
Credo nel sussulto
che ci guida
nel segreto delle azioni
e ci dispone ad arrossire
e a porre rimedio.
Credo agli alberi spogli
che scrivono se stessi in cielo,
ai versi che rallentano
fino al sonno degli uccelli.
Credo nei fili e negli equilibri
precari, nei sentimenti
all’aperto, provati dalle bufere
spezzati dal tempo
della durezza e dell’abbandono.
Credo a quando mi ascolti
raccolto intorno al futuro
come un chicco di riso
e a quando parli senza
intenzione alcuna.
Credo alle virgole ai punti
e al bianco che fa silenzio
e consegna la prossima parola.
Credo nel fermarmi ora
a braccia aperte e piccolissima
nel paesaggio della nostra intricatezza.Chandra Livia Candiani
L’incedere dei credo del testo culla la mente di chi ascolta. Accade spesso con i testi poetici e il ritmo delle parole che li compongono. Pure mi abbraccia in questo componimento l’insieme delle piccole cose quotidiane che diventano enormi e sostengono. Un fiore, una foglia, il sonno degli uccellini sono le minuscole ma gigantesche cose vere che danno forma e senso alle vite.
UN ESERCIZIO
Allora ho voluto provare, come spesso mi succede quando un testo mi tocca profondamente, a scrivere io. A lasciare andare i pensieri con la penna su questo sentiero di minuscole gigantesche cose.
Due giorni fa mia figlia ha raccolto una minuscola chiocciolina e l’ha tenuta con sé per una notte. L’ha lasciata passeggiare sulla sua piccola mano e poi tra molte lacrime ha deciso di lasciarla andare. Sapendo che fosse la cosa giusta ma al tempo stesso con grande tristezza per la sua separazione. La sua sensibilità è senza dubbio acuita dal periodo traumatico e luttuoso che ci colpisce da mesi e mesi.
Dalla chiocciolina e da una piccola foglia colorata, che è stato per noi un dono delle fate, trovato proprio dopo aver salutato la chiocciolina al bordo del prato, ho scritto questi pensieri:
Confido nella magia delle cose piccole
tipo una foglia, un fiore, una chiocciolinaConfido nel mare, nell’onda che rimuove gli stati d’animo ristagnanti
Confido nella Luna che sa nascere crescere sparire e poi rinascere ancora e ancora
Confido nel desiderio che sa avverarsi quando e forte e sincero
Confido nei gatti, nelle coccole che si lasciano fare e nelle fusa che regalano
Confido nelle mele anche se non sempre scacciano di torno i dottori
Confido nel miele e nelle piccole api anche se le temo però le rispetto
Confido nei libri e nelle tv spente abbandonate coperte di polvere e buttate via
Confido nella poesia e nelle fiabe, confido nella magia della parola.
Tiziana Capocaccia
Ti è mai capitato che lo scritto di un autore ti toccasse e suscitasse desiderio di scrivere a tua volta?
La scrittura è un mezzo espressivo potente, che questi tempi difficili rendono ancora più caro e utile per cercare di mantersi in equilibrio.