Consigli a me stessa per non soccombere
Mentre scrivo questo post piove.
Avete presente quando Igor in Frankenstein Jr dice “potrebbe andar peggio, potrebbe piovere”. Seguono tuoni e fulmini?
Ecco qui già piove.
Oltre a tutto il resto. Piove.
Piove e l’acqua mi fa pensare al traboccamento. Quando goccia, goccia, il vaso è colmo e straripa.
Sono straripata.
Sono straripata, ma senza inondare nessuno.
Una goccia, dopo l’altra ho oltrepassato il mio segno. Così io, piccola “vaso di terracotta in mezzo a tanti vasi di ferro”, sono straripata senza far rumore.
Una goccia per volta.
Eppur tuttavia, qualcosa, nel mentre che silenziosamente straripavo goccia a goccia, è cambiato in me.
Ho deciso di diventare un pochino impermeabile a certa acqua.
Ho deciso che io-piccola-vaso avrò bisogno di continuare a straripare, ma che strariperò di me stessa. Goccia a goccia nel mondo ci saranno i miei goccia-pensieri che non potrò tenere più dentro. La repressione propria interiore si ferma, troppa quella esterna, allora basta, coi pensieri si straripa, si vive liberamente.
Ogni mio piccolo pezzettino che a fatica mantiene il suo dinamico equilibrio col totale di tutti gli altri pezzettini di me stessa, ciascun pezzettino potrà concorrere a queste gocce.
Goccia-pensieri di gratitudine, di resilienza, o di emozioni più basiche ma sempre importanti. Ogni emozione ci nutre, vibra dentro e ci permette di accordarci al Tutto che ci circonda, se solo riusciamo a viverla senza repressione.
La repressione del fuori la lascio a chi d’essa decide di nutrirsi. Per parte mia voglio nutrire la libertà d’essere al mondo, la libertà di scegliere che storie tessere e narrare, la libertà di ascoltare quel che mi permette di essere sana.
Scelgo d’ancorarmi al bello, alla ciclicità che è propria della vita, all’abbondanza che il mondo mette costantemente a disposizione con la sua esistenza. Infinite molecole, infinite cellule, infiniti atomi. Tutto a disposizione nel giusto istante. Bisogna solo ch’io liberi il mio cuore da chi vuol solo reprimere e che rimanga in ascolto del Tutto di cui sono parte.