Perché quando vivi un lutto ti senti stanca
Oggi ti parlo del perché quando vivi un lutto ti senti stanca.
Come ogni reazione umana non è una regola ferrea, ma a molte persone succede di attraversare una fase di grande stanchezza lungo il percorso di elaborazione di una perdita.
Cos’è un lutto
È il dolore che si prova per una perdita. Lo sperimentiamo quando muore qualcuno che amiamo, ma il sentimento del lutto ci colpisce anche quando una persona lascia la nostra vita per altre ragioni. Quando lasciamo un luogo che amiamo, perdiamo il lavoro o ci troviamo ad affrontare una malattia cronica invalidante.
Questa profonda tristezza, la sensazione di mancanza rappresentano una reazione sostanzialmente normale alla nostra perdita.
Il percorso del lutto
Per essere superato un grande dolore dev’essere attraversato. L’elaborazione di un dolore così grande incomincia spesso con l’essere rinnegato. La NEGAZIONE è riconosciuta come una prima fase, in cui non riusciamo a capacitarci dell’accaduto e ricacciamo in fondo il dolore che proviamo per non sentirlo.
Capita anche, lungo il percorso per elaborare la nostra perdita, di sentirci arrabbiate. Arrabbiate verso chi ci ha lasciato, arrabbiate per il dolore che siamo costrette ad affrontare. La RABBIA può essere difficile da accogliere e gestire, soprattutto in caso di morte, quando certo la persona non voleva lasciarci. Sappiate che si tratta però di una normale fase dell’elaborazione del lutto. È normale sentirsi arrabbiate, riconoscere e accogliere la propria rabbia è un primo passo per poterla affrontare.
C’è a un certo momento un voler capire, un cercare di razionalizzare l’accaduto, un volersi dare una spiegazione. Una fase chiamata di NEGOZIAZIONE, durante la quale si prova a darsi un perché.
Trovare un perché, sebbene utile e facente parte del percorso, non esime dal grande dolore che a un certo punto lasceremo fluire. Solo vivendolo potremo a poco, a poco elaborarlo. Questa fase, molto intensa, in cui spesso un sostegno può essere utile, è chiamata proprio fase di DEPRESSIONE.
Non è facile definire un tempo specifico, anche perché le fasi descritte possono soprapporsi le une alle altre e ripresentarsi. Tuttavia, dopo aver realizzato la nostra elaborazione, saremo a un certo punto in grado in qualche modo di accettare l’accaduto. Ciascuno arriva a questa fase di ACCETTAZIONE a modo suo, con tempi propri e propri significati.
Perché la stanchezza?
Avrai capito che quello del lutto è un meccanismo faticoso. Freud parlava di “lavoro del lutto”, credo che queste parole racchiudano molto bene la fatica che si fa emotivamente per affrontare una perdita.
Se ci sentiamo profondamente stanche dopo aver subito una perdita, certo facciamo i dovuti controlli medici, ma teniamo presente che stiamo affrontando un “lavoro” emotivo molto intenso. Questo lavoro ci richiede molte energie, anche se può apparirci come un lavoro “sotterraneo”, è però presente.
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