Come sconfiggere l’ansia.

Come sconfiggere l’ansia.

Spesso leggo articoli, post e domande su come sconfiggere l’ansia.

Già ti ho parlato di cosa sia uno stato d’ansia e alcuni rimedi da mettere campo per abbassare il livello di agitazione, tuttavia è la frase in sé che mi fa riflettere: come sconfiggere l’ansia. Ora ti spiego perché.

Come sconfiggere l’ansia?

Detta così mi suona male. Sconfiggere è un’azione da attuarsi verso un nemico.  È vero che l’ansia è scomoda, è un disagio, ci fa stare male, ma anche male sul serio anche fisicamente. Tuttavia, considerarla il nemico da sconfiggere non è il centro del problema.

Pensare a come sconfiggere l’ansia è solo uno spostamento.

A cosa serve l’ansia?

L’ansia è un campanello d’allarme.

Cercheresti mai di “sconfiggere” l’allarme antincendio?

Certo non possiamo impazzire con il rumore, va abbassato, ma poi bisogna fare un’analisi della situazione e prendere l’estintore o chiamare soccorsi per restare nell’esempio del fuoco ad esempio.

Fare un’analisi della situazione e semmai chiamare “i soccorsi”

Ecco questa mi sembra una modalità molto più funzionale. Così come non ti occuperesti di accanirti a sconfiggere un campanello che suona, ma solo a spegnerlo sul momento per non impazzire col suono troppo forte, per poi occuparti del motivo per cui il campanello sta suonando. Allo stesso modo devi agire nei confronti dell’ansia.

Prima di tutto abbassare il livello di allarme. Ci sono molti metodi per farlo. È un primo tamponamento non una soluzione, ma serve a ristabilire la calma necessaria ad affrontare la situazione.

Il nostro cervello ha bisogno di stare all’opera. I pensieri che abbiamo elaborato più spesso sono quelli che con più facilità ci tornano in mente. Compresi quelli che provocano agitazione e disagio. Possiamo tamponare l’allarme che ci procurano con adeguati metodi di distrazione di cui ti ho parlato nel post sui rimedi per l’ansia prima parte e seconda parte.

Una volta fermato il suono dell’allarme, bisogna occuparsi della causa non di sconfiggere il campanello.

Perché suona l’allarme?

Spento l’allarme dovrai capire per quale motivo suonava.

L’ansia non arriva per caso. Corpo e mente alleati come sempre sono, o dovrebbero essere, danno un segnale di pericolo. Vuol dire che c’è qualcosa che non va bene.

Qualche elemento della tua esistenza non ti fa stare bene. L’ansia è lì per spingerti al cambiamento.

Ascolta la tua ansia.

Da carnefice ad aiutante. L’ansia lavora per te, per farti capire che così non va e ci sta da cambiare qualcosa nella tua vita.

Sì ma cosa?

Così come nel caso del fuoco, se riesci attraverso un’analisi della situazione a renderti conto che basterà l’estintore e che tu sai utilizzarlo, avrai rimosso il problema, altrimenti dovrai chiamare soccorsi.

Lo stesso vale per l’ansia. Se riesci a capire cos’è che ti fa stare male e cosa devi fare per stare meglio, allora avrai risolto la situazione. Altrimenti sarà utile chiedere aiuto. Se hai bisogno di me sono qui per aiutarti.

 

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