Oggi uso i versi di José Martí per dirti che se compi gesti di bellezza aumenta il tuo benessere.
Come già ho fatto altre volte quando ho usato una poesia come spunto per riflettere su temi psicologici, te la descriverò come un bugiardino. Il bugiardino di una medicina, la poesia, che non ha controindicazioni.
Principio attivo:
Bellezza interiore, benessere
Indicazioni:
Ogni volta che possiamo cerchiamo di compiere qualcosa di bello, per noi stessi, o per qualcun altro.
Anche quando qualcosa va storto, ci troviamo in una situazione scomoda, qualcuno ci offende, riconoscendo la nostra emozione di rabbia e manifestandola, passiamo poi a canalizzare l’energia che la rabbia ci offre per compiere qualcosa di bello, allora avremo aggiunto una goccia di bellezza all’universo, allora vivremo in un mondo che avrà una goccia di bellezza in più.
Qualcuno ha detto “praticate atti di gentilezza a casaccio“. Ogni atto di vita ci rende vitali e ci dona benessere. Forza allora: coltiviamo le nostre rose bianche!
Spiritualità e benessere
Coltivare la propria spiritualità, che non vuol dire necessariamente sposare anche un credo religioso, aiuta a vivere nel benessere. Vivere spiritualmente in maniera consapevole fa stare bene perché conferisce “senso” profondo a ogni nostro giorno.
La mia concezione spirituale sposa il concetto che “Tutto è uno”. Questa meravigliosa concezione della vita fa sì che non si possa percepire una reale separazione. Le divisioni possono generae sconforto, prese di posizione dure. Possono indurci a chiuderci, a sentirci distinti e separati dall’ambiente circostante.
Invece la bellezza del fatto che davverto “Tutto è uno” è che sai che ogni goccia di bellezza che riesci a stillare nel mondo ti restituisce un mondo con una goccia di bellezza in più. Un mondo di cui anche tu sei profondamente parte.
A volte si sente di “dare a vuoto”, non ci sente ripagati. Questa visione è limitata alla percezione del sé nella separazione. Vivere la pienezza del tutto che è uno invece toglie queste sensazioni sgradevoli dal campo. Incrementa il desiderio di sperimentarsi e offrire il meglio di sé.
Vivere a pieno la vita, coltivare i propri talenti, diventare a pieno sé stessi. Tutto questo ci può rendere felici. Tutto questo presuppone un atto d’amore. Donare sé stessi alla vita.
Spiritualità e bambini
Chi segue un credo religioso tende a coinvolgere da subito i bambini in certe ritualità e credenze. Tuttavia la religione non esaurisce la dimensione spirituale.
Anche chi non crede in una religione, può sentire il bisogno di coltivare la propria spiritualità. Condividere questo aspetto della vita con i bambini, quando non si tratta di una religione organizzata, può risultare più complesso. La spiritualità è un’area di sé che si evolve avanti con gli anni. Presuppone un pieno sviluppo del pensiero astratto. Tuttavia, possiamo coltivare nei nostri bambini aspetti importanti per una vita piena di benessere che li sostengano anche nella crescita spirituale. Te ne suggerisco tre:
Fede nella bontà, nell’essere amati, fede nell’idea che, a prescindere dalla propria concezione spirituale o religiosa, l’universo sorrida loro.
Gratitudine per quel che c’è di bello nelle loro vite, per le persone care.
Amare la natura. Seguire le stagionalità e imparare dai mutamenti stagionali, l’importanza di tutte le emozioni, di tutti i movimenti e i cambiamenti fuori e dentro di noi.
Sentirsi amati, amare il mondo attorno a sé e sentirsi grati sono basi importanti del benessere e motivazioni a compiere gesti di bellezza per sé e per gli altri.