3 eventi che possono causare il sentimento del lutto
Oggi ti voglio parlare di tre eventi che possono suscitare il sentimento del lutto.
Cos’è il lutto?
Il lutto è il dolore che proviamo per una perdita. Perdita di una persona, ma non solo. A volte si può faticare a riconoscere il sentimento del lutto, quando non si tratta di una morte, o di qualcuno che lascia la nostra vita come nella fine di una storia d’amore, o una malattia in cui è il nostro corpo che non sarà più quello di prima. Ci sono, tuttavia, anche altri accadimenti che possono suscitare dolore e senso di perdita. Riconoscere questo sentimento, ci aiuta ad affrontarlo. La consapevolezza è sempre molto importante.
TRASLOCO
Cambiare casa può suscitare dolore e sentimento della perdita proprio come di fronte a una morte. La casa è un po’ un’estensione di noi, ci rappresenta, ci protegge.
Si lasciano mai le case dell’infanzia? Mai: rimangono sempre dentro di noi, anche quando non esistono più, anche quando vengono distrutte. (Ferzan Ozpetek)
Certo molta differenza la fa la scelta di cambiare abitazione o il subire uno sfratto. Tuttavia, resta che quando si cambia abitazione si può provare sentimento di perdita nei confronti del luogo che ci ha accolti fino a poco tempo prima. Un luogo che rimarrà nella nostra memoria a lungo.
Si impiega spesso del tempo per “sentirsi a casa” nella nuova abitazione. Darsi tempo, rispettare ciò che si prova è giusto.
Come qualsiasi percorso di lutto, implicherà trovare un significato interno che ci consenta l’accettazione. Quello che abbiamo perduto resta dentro di noi, lo interiorizziamo, rimarrà come un qualcosa cui saremo noi stessi a dare un senso specifico. Sarà, in qualche modo, un arricchimento.
afferma addirittura Forster in Casa Howard:
“può esser giusta quella che chiamiamo civiltà, se la gente non può morire nella stanza in cui è nata?”
Un pensiero estremo, ma che lascia ben intendere quanto affettivamente importante sia la casa. Un bene primario che talvolta si è costretti ad abbandonare.
Se dopo un trasloco ti senti stanca, mangi di meno o dormi di più, potresti vivere un sentimento di lutto legato alla perdita della tua precedente abitazione. Sarà necessario del tempo per affrontare il dolore. Potresti sentirti anche arrabbiata. Non negare i tuoi sentimenti, la consapevolezza è il primo passo di una sana elaborazione.
Può aiutarti scrivere quello che provi, giorno per giorno anche per pochi minuti trascrivere le tue emozioni aiuta a riversarle sul foglio e a non trattenerle. Di fronte a sintomi fisici è inoltre sempre bene consultare un medico.
CAMBIO DI ATTIVITÀ
Subire un licenziamento, entrare in pensione, o trovarsi a dover cambiare lavoro. Lasciare un’organizzazione della vita in cui stavamo bene, avevamo delle routine consolidate e magari piacevoli, può suscitare dolore.
Il senso di perdita per l’attività che svolgevamo in precedenza può farci sentire addolorate, stanche e renderci difficile cercare una nuova occupazione, quando necessario. Sarà, anche se difficile, necessario concedere un tempo alle emozioni.
Se nel frattempo è assolutamente necessario trovare una nuova occupazione, concediamo in ogni caso un tempo specifico al nostro dolore. Possiamo anche in questo caso considerare l’idea di scrivere le proprie emozioni, è davvero terapeutico. La ricerca di Pennebaker lo conferma. Il suggerimento è scrivere per 15 minuti al giorno le proprie emozioni.
INVECCHIARE
Le età della vita si sono dilatate. Forse l’unica a durare sempre lo stesso tempo o poco meno è l’infanzia. La maturità però dura senza dubbio di più, iniziamo a sentirci “vecchie” più in là negli anni, lo stesso sta capitando ai nostri genitori rispetto alla generazione prima di loro. Tuttavia il passare del tempo incide sul nostro corpo.
Non essere più quelle di una volta fisicamente ha impatti differenti tra persona e persona. In base ai propri valori, a quanto si è soddisfatte di sé. Anche in base alla capacità di accettazione, al saper essere resilienti.
Il tempo passa ed esserne consapevoli ci aiuta. Aiuta pure prendersi cura di sé in maniera appropriata. Smettere di pretendere prestazioni fisiche che sono diventate inadeguate rispetto agli anni. Non riusciremo a lavorare lo stesso numero di ore di 20 fa, senza magari aver dormito.
Aiuta focalizzarsi, via, via, sui nuovi achievements. Il passare degli anni implacabilmente ci togli qualcosa, ma anche ci dona le realizzazioni che accumuliamo, le esperienze positive, i nuovi significati che abbiamo elaborato. Il diventare persone più evolute, più ricche interioremente e magari anche materialmente grazie al lavoro svolto.
What we call the beginning is often the end. And to make an end is to make a beginning. T. S. Eliot
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