Una classificazione per le fiabe

Una classificazione per le fiabe

Oggi ti parlo di una classificazione per le fiabe in cui mi sono imbattuta un po’ di tempo fa e che ho travato molto interessante.

LE FIABE NEL TEMPO

Favole e fiabe sono racconti senza tempo.

Negli anni relegate al mondo dell’infanzia da un mondo incapace di tollerare la propria sfera irrazionale, immaginifica, intuitiva. Un tempo narrazioni per tutti e in molti casi soprattutto per grandi visti i contenuti tutt’altro che delicati e bambineschi.

Esistono numerosi scritti che hanno descritto le fiabe, i loro significati, che le hanno suddivise in categorie, ne hanno analizzato le parti, i personaggi, le funzioni.

Qualche tempo fa mi sono imbattuta in un libercolo che mi ha incuriosita per il suo titolo “Fiabe dei fiori”. Si è rivelato essere una particolare classificazione delle fiabe.

UNA CLASSIFICAZIONE CURIOSA PER LE FIABE

Fiabe dei fiori” è un libro di Giuseppe Sermonti. Nel libro l’autore descrive una classificazione delle fiabe fatta come la classificazione delle piante.

La cosa mi ha immediatamente affascinata, sono sempre attratta dagli studi sulle fiabe, le classificazioni, i significati.

Nelle piante conosciamo sempreverdi, che non mutano con le stagioni, e caducifoglie che invece si trasformano stagionalmente. L’autore coglie questi aspetti nelle caratteristiche delle eroine delle fiabe.

PRINCIPESSE COME PIANTE

Ai cosiddetti sempreverdi, i pini, gli abeti che non mutano con le stagioni, l’autore paragona le eroine delle cosiddette fiabe gotiche.

Fiabe le cui eroine non cambiano con l’evoluzione narrativa. Non cambiano abito. Son sempre uguali. Queste protagoniste cadono in sonni profondi, più o meno lunghi, ma quando si destano sono abbigliate nel medesimo modo. Pensiamo a Biancaneve, a Rosaspina la bella addormentata, o cappuccetto rosso.

Le piante caducifoglie cambiano con le stagioni, “indossano” fiori, poi frutti, poi restano spoglie col gelido inverno. A queste l’autore paragona le eroine delle fiabe barocche. In queste fiabe le eroine mutano d’abito a segnare un cambiamento. Proprio come fanno i fiori, bei petali, corolle, poi sfioriscono, poi rinascono ancora. Pensiamo a Cenerentola o a Bella.

UNA SIMILITUDINE AFFASCINANTE

L’autore continua il suo paragone “botanico” vedendo in ogni fiaba una violazione botanica che comporta la rottura dell’equilibrio iniziale. Intendendo con violazione botanica un momento iniziale della fiaba in cui viene preso un rametto o un fiore, proprio come accade in Cenerentola o con la Bella e la bestia. Questo diventa oggetto di violazione simbolico di un ordine naturale, che darà vita alla storia evolutiva dei personaggi fino a stabilire un equilibrio nuovo.

Ti lascio il link al libro di Sermonti “Fiabe dei fiori”.

Leggi come le fiabe posso aiutarti.

 



Rispondi