Gravidanza a rischio a letto

Gravidanza a rischio a letto

Lo scorso anno ho seguito una mamma che ha dovuto passare buona parte della sua gravidanza a rischio a letto per problemi medici.

Questa condizione, purtroppo, è più diffusa di quanto non si creda.

Quando si incorre in problemi legati alla gravidanza e si è costrette al letto c’è tutto un corredo di aspetti psicologici che spesso non vengono adeguatamente presi in considerazione.

NON POTERSI MUOVERE.

Dover stare al letto è già di per sé una condizione che non ci fa stare bene, ci fa sentire ammalati, ci può far percepire un senso di “inutilità” o di impotenza.

Restare a lungo ferme ci preclude l’aspetto “nutritivo” del movimento che regala l’adeguato apporto di benessere quotidiano.

Sì, non ci nutriamo solo di cibo, ma di aria respirando, di movimento, di emozioni.

SENTIRSI SOLE.

L’altro aspetto che si lega al precedente è, in molti casi, che il vivere una gravidanza a rischio a letto ci fa trascorrere tante ore da sole. In base al carattere, ma in ogni caso vista la condizione delicata e di accresciuta sensibilità del momento, questo fattore può essere fonte di malessere da un punto di vista psicologico.

Le persone che conosciamo a frequentiamo possono avere ritmi e orari che precludono incontri e compagnia di cui la futura mamma avrebbe bisogno.

Il futuro papà è spesso lungo tempo fuori casa per lavoro.

È importante in tal senso che si riesca a organizzare una buona rete sociale intorno alla mamma costretta a letto.

Così da aiutarla e sostenerla sia da un punto di vista pratico che psicologico.

Se ci sono già altri figli, la mamma può sentirsi meno sola, ma se sono molto piccoli ci sarà necessità di un aiuto anche in questo senso.

L’UMORE

Che fine può fare l’umore in un momento così delicato?

Anche se stiamo vivendo una gravidanza desiderata doverla passare a letto può essere un incentivo all’umore depresso.

È del tutto normale sentirsi un po’ giù in una simile condizione, l’importante è riuscire a trovare nella trasformata quotidianità fonti di benessere e positività.

COSA FARE?

Alcune trovano conforto nella lettura. Si dice che chi legge vive molte vite, si ha l’occasione per tuffarsi in molti romanzi la cui lettura era magari stata rimandata per troppo tempo.

Anche lo scrivere è una forma spesso quasi di “auto-cura”, che sia online o off-line scrivere le proprie emozioni aiuta a incrementare lo stato di benessere. Questo dato è stato confermato da alcune ricerche.

Quando l’ansia però risulta troppo elevata, al punto da togliere il sonno, possono aiutare piccole azioni. Attività che agevolano il rilassamento.

Alcuni esempi: il puntocroce, colorare mandala, l’uncinetto, fare a maglia, lo zentagle.

Tutte queste attività hanno la caratteristica di essere al tempo stesso creative e ripetitive e risultare per questo quasi meditative.

Puoi approfondire altri articoli che riguardano la tematica dell’ansia.

Conosci una mamma che sta vivendo una gravidanza a rischio a letto? Potresti consigliarle la lettura di questo post per avere qualche iniziale suggerimento.

 

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