Favolazione
Cos’è la favolazione?
Favolazione è una parola di confine dal significato intuitivo:
mettere in favola, raccontar a mo’ di favola,
eppure nel dizionario non si trova.
Esiste ma non esiste, come il “kam ma kam” delle fiabe arabe, c’era eppure non c’era, che è un po’ la chiave di possibilità di ogni storia di fantasia.
Il regno della metafora che crea la distanza di sicurezza emotiva che permette di dir tutto, anche quel che ci fa vergognare o soffrire.
Quel mondo magico d’immaginazione e fantasia dove ogni cosa è possibile.
Le fiabe
Il racconto fantasioso, in particolar modo la favola si perde nei secoli. Nel tempo ha subito una profonda evoluzione tenendosi per certi versi al passo coi tempi e, al tempo stesso, ha mantenuto determinate caratteristiche originarie.
Raccontare una favola è comunicare un messaggio molto profondo,
dicendolo in una maniera che arriva con un che di immediatezza che manca in altri generi.
Possiamo forse non cogliere tutte le sfumature o non essere consapevoli del tema che cela la fiaba, ma un qualcosa del suo significato e un certo colore emotivo passeranno.
Questo è possibile grazie alla potenza comunicativa della metafora, di cui la favola è portatrice per eccellenza.
Ci sono alcuni temi, trattati dalle fiabe, così integranti della vita dell’essere umano, che fanno si che le storie portatrici di quei significati piacciano ancora e vengano ancora raccontate anche se sono molto antiche. Ad esempio l’amore che salva, la forza della bontà e altro ancora.
Favole e fiabe
La parola favola e la parola fiaba, anche se a voler far i precisi possono indicare due ambiti narrativi che hanno delle differenze – nelle favole i protagonisti sono animali umanizzati, mentre nella fiaba si narra di persone con poteri magici o che rivestono ruoli fuori dal comune, come principesse, streghe, maghi etc. – derivano entrambe dal latino “fabula”, termine che indicava il racconto di fatti inventati.
Questo a sottolineare che, immediatamente, quando ci si pone a voler scrivere una fiaba, o favola, si immerge la penna nell’inchiostro della fantasia, del mondo dell’immaginazione dove ogni cosa può essere.
Prendendo in prestito le parole di Alice possiamo dire che volendo scrivere una favola
“niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe!“.
Beh, non proprio tutto, visto che alcune volte i racconti fantastici sono in parte ambientati nella vita reale, però Carroll rende molto bene l’idea.
Quando pensiamo a descrivere un fatto reale, ci sentiamo in qualche modo delimitati, dalla realtà appunto, al contrario se possiamo raccontare qualcosa di inventato e fantastico, come nelle fiabe, la percezione dei limiti scompare. Tutto diventa possibile.
Quando tutto diventa possibile, allora, tutto può essere detto.
Favolazione
Il termine favolazione è accedere all’universo di tutte le possibilità, nel cercar di dire qualcosa. Questo vuol dire che non esistono vincoli.
I limiti volano via. È un universo che si apre per noi.
Abbiamo l’opportunità di trasporre come vogliamo qualcosa da dire. È come possedere uno scrigno pieno di tutte le lingue del mondo, che quando lo apri ti fa parlare nel modo che trovi più bello, o più giusto per te, in quel momento, o un guardaroba enorme in cui puoi trovare il vestito adatto ad ogni occasione, ad ogni persona, ogni stato d’animo.
Giocando con le parole, possiamo dire che “Favolare fa volare” con la mente. Ci permette di dir tutto quello che vogliamo in un modo fantasioso e lontano dalla realtà, che a volte ci può bloccare, per tanti motivi, nel parlare a noi stessi, o di un argomento importante alle altre persone.
Dire che un evento è stato favolato, vuol dire allora che è stato trasposto come storia di fantasia, inventata. Attraverso delle somiglianze, aiutate dalla magia di alcune figure retoriche,
quel che era un evento reale, noioso o doloroso o che ci infastidisce, che vorremmo raccontare, ma non sappiamo come, diventa una favola, con la sua “protezione magica”
che ci permette di dire tutto quello che non è possibile dire altrimenti.
Questo è il potere della favolazione.
La distanza da quel reale che, per un innumerevole varietà di motivi, al momento non potrebbe esser affrontato così com’è. Una distanza di sicurezza psicologica che, similmente a quella automobilistica, protegge dal farsi male.
Ho scritto fiabe che potranno esserti utili per affrontare alcuni argomenti difficili e/o dolorosi insieme ai bambini di cui ti prendi cura.